Ospite del nostro festival, la nota ambientalista indiana viene intervistata da Lisa Ariemma, co-presidente dell'associazione Maydan
sabato 13 aprile 2019 – ore 17:00
Teatro Fassino, via IV Novembre 19, AVIGLIANA (TO)
Ingresso gratuito
L'evento viene organizzato in collaborazione con Navdanya International Onlus nell'ambito della campagna "Per un'alimentazione e un'agricoltura libera da veleni", un invito a sviluppare un movimento globale coeso per un cambiamento del paradigma produttivo, attualmente dominato dalle potenti multinazionali dell'agrobusiness, oramai capaci di influenzare le scelte della politica e quindi sovvertire i diritti democratici della popolazione.
Per ulteriori dati sulle conseguenze dei pesticidi e dell'agricoltura industriale sulla salute e i sistemi agroalimentari è possibile consultare Food for Health, recente manifesto che dimostra come la transizione verso un modello produttivo ecologico e sostenibile non sia solo conveniente per la salute delle persone e del pianeta ma anche per l'economia.
Vandana Shiva è nata nel 1952 a Dehra Dun, nell'India del nord, e nel 1978 Shiva ha conseguito il dottorato di ricerca in filosofia alla University of Western Ontario (Canada) con una tesi vertente sulle implicazioni filosofiche della meccanica quantistica, dal titolo Variabili nascoste e località nella teoria quantistica.
Successivamente si occupa di ricerca interdisciplinare (scienza, tecnologia e politica ambientale) all'Indian Institute of Science e all'Indian Institute of Management di Bangalore.
Dopo aver fatto ritorno in India abbandonò il campo della filosofia della scienza per dedicarsi all'agricoltura.
Nel 1982 fonda il Research Foundation for Science, Technology and Natural Resource Policy, un istituto di ricerca da lei diretto.
È presidente di Navdanya International, organizzazione che ha fondato in India nel 1987 dando vita a un movimento per la difesa della sovranità alimentare, dei semi e dei diritti dei piccoli agricoltori in tutto il mondo, con campagne che l'hanno resa famosa anche in Europa, come quella contro gli OGM ed il loro uso in India.
Nel 1993 ha ricevuto il Right Livelihood Award, detto il Premio Nobel alternativo e il 9 aprile 2013 ha ricevuto dall'Università della Calabria la laurea honoris causa in Scienza della nutrizione. Attualmente è la vicepresidente di Slow Food e collabora con la rivista di Legambiente La Nuova Ecologia.