Prefazione di Livio Pepino.
Postfazione di Nicoletta Dosio
Martedì 8 dicembre 2020, dalle 11 alle 15, al presidio di San Didero, si svolgerà la manifestazione "statica" con distanziamento in ricordo della “liberazione di Venaus” dell’8 dicembre 2005 ed Emilio Scalzo sarà presente per firmare delle copie del libro.
Per sapere in quali librerie è possibile acquistare il libro scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Chiara Sasso è tra i fondatori del nostro festival e parte da sempre della nostra associazione.
A Testa Alta è il racconto del percorso di vita di Emilio Scalzo.
Le sue origini sono siciliane nato a San Cataldo emigrato in Piemonte in un paese della Valle di Susa quando aveva una decina di anni. Conosciuto in tutta la valle prima come provetto macellaio poi come pescivendolo per aver praticato negli anni il suo lavoro, insieme alla moglie Marinella, nei mercati della valle.
Ricordato per essere stato negli anni giovanili un promettente giocatore di calcio, in seguito impegnato nella squadra Veterani del Piemonte. In gioventù ha avuto una parentesi nel pugilato agonistico.
Dal 2005 diventa attivista “infaticabile” del movimento No Tav conosciuto da movimenti sociali, associazioni, gruppi ambientali e solidali in tutta Italia.
Generoso e legato alla famiglia saprà farsi carico dei problemi dei suoi otto fratelli, fra mille peripezie, carcere, droga, latitanza.
Ha saputo resistere alle lusinghe dei facili guadagni, da quella che lui stesso chiama “la via dell’aceto”. Sarà l'unico in famiglia a salvarsi, evitando carcere e droga.
Abituato a schierarsi da sempre verso i più deboli, sarà facile dal 2017 condividere l’aiuto ai migranti di passaggio dall’alta valle Susa verso la Francia.
Attualmente si trova in arresti domiciliari per aver disatteso a misure cautelari, per reati riferiti all’opposizione al Tav e alla solidarietà con i migranti.
“…Per tutta la vita mi è passato a fianco il male del mondo, la via dell’aceto posso dire di conoscerla. Se ora avete trovato il vostro nemico in me perché sono un No Tav e taglio le reti, va bene così, ma credetemi fa un po’ ridere”.
Chiara Sasso vive e lavora a Bussoleno (Valle di Susa) impegnata in associazioni, fa parte fin dagli inizi del Movimento No Tav, è fra i fondatori del Valsusa Filmfest, fa parte del coordinamento nazionale della Rete dei Comuni Solidali e della Rete del Caffe Sospeso. Ha scritto numerosi libri su tematiche sociali (l’elenco completo www.chiarasasso.it ) L’ultimo edito nel 2019 La Musica Oltre per il Conservatorio di Musica Alessandro Scarlatti di Palermo.