Le nostre Produzioni

da | Mar 21, 2022

Le bande di Alessio Il comandante Alessio Maffiodo (1998)

Alessio Maffiodo comandante della 113° Brigata Garibaldi in valle di Susa. Contadino e operaio ha trascorso tutta la sua vita nel piccolo paese di Caprie. A coronare una lunga vita di impegno civile il 19 febbraio 1997 sul letto di morte Alessio compie un gesto di grande solidarietà, sposa l’ex compagna del figlio una giovane extracomunitaria, lasciando a tutti un grande insegnamento.
Il filmato ripercorre la sua vita attraverso i racconti dei concittadini e della banda musicale.

Mario Celso imprenditore premio Oscar (1999)
Ceslo nato e vissuto a Sant’Antonino di Susa dove fondò l’IREM (Industria Raddrizzatori Elettromeccanici) riceve a Los Angeles il prestigioso premio.
Premio Oscar Scientific Technical Award “Per il suo lavoro pionieristico nel progetto, nello sviluppo e nella produzione di apparecchi per l’alimentazione degli archi a carbone, delle lampade Xenon e per gli accenditori usati nella produzione cinematografica.”
A Sant’Antonino dove ha sempre vissuto è stato un uomo di cultura, riconosciuto dal paese, illuminato nelle scelte.

Bruno Carli Ciao Mona grande presidente (2003)

Ricordo del partigiano e presidente del Valsusa Filmfest Bruno Carli, una figura importante nel panorama della Resistenza e per la memoria storica

Don Don Don
Omaggio a don Cantore, don Viglongo don Dolino
(2004)

Un omaggio a tre sacerdoti che hanno unito la loro vita alla storia della comunità valsusina.
Don Oreste Cantore, don Giuseppe Viglongo Infine don Bruno Dolino. Tutti e tre sono stati sacerdoti che hanno vissuto il loro impegno con uno stretto legame con il quotidiano, con le miserie di chi ha innanzi una vita difficile.
“Don, Don, Don”.

L’acqua della vita

Un resoconto su alcuni villaggi del Mali, Oualià e le difficili condizioni di vita. (2008)

Cooperazione decentrata con Recosol in Niger e un lavoro di scambio fra esperienze scolastiche del Niger in particolare a Zinder e le scuole italiane (Piemonte)

Vedere dall’alto:
parole e ricordi di padre Andrea Alotto rettore della sacra di San Michele (2005)

Padre Andrea Alotto giunge alla Sacra di San Michele poco più che quarantenne per svolgervi la funzione di rettore: è il 22 ottobre del 1943.

Insieme con un esiguo numero di confratelli rosminiani, affronta con energia e saggezza i venti mesi cruciali della guerra civile e della Resistenza, svolgendo un ruolo determinante. La Sacra diventa luogo di rifugio per i perseguitati (anche ebrei), mentre i partigiani la utilizzano talvolta come punto di osservazione. Nell’ambito del vasto rastrellamento del maggio 1944, i tedeschi perquisiscono la Sacra e minacciano di morte i padri, accusandoli, tra l’altro, di nascondere armi per i partigiani. Padre Andrea Alotto resterà rettore della Sacra di San Michele per ben quarantatré anni, fino al maggio del 1992, a pochi mesi dalla morte, avvenuta a Stresa nel gennaio dell’anno successivo.

Fasulin Enrica Mobello (2007)

Enrica Morbello partigiana della 114° Brigata Garibaldi
Ha coperto ruoli prettamente maschili in una
pari opportunità che spesso metteva in rischio la sua vita. Pedinamenti rischiosi, azioni di spionaggio.
Attraverso lo spionaggio delle SS riusciva a capire gli spostamenti dei tedeschi e allertare i partigiani. Il suo nome di battaglia “Fasulin” perché di statura piccola e minuta.
Ha dato il suo contributo come partigiana con la propaganda nelle città e la raccolta fondi per finanziare le bande partigiane. Il suo compagno di azioni era Alfredo Cappuccio, giovane di Caserta, uno dei tanti meridionali che ha voluto fermarsi sulle montagne a combattere con i partigiani, è stato ucciso durante la strage di Vaccarezza, strage che Enrica Morbello ha potuto vedere perché accorsa sul posto subito dopo la carneficina.
Enrica Morbello ha scritto un libro dal titolo: “Dalla parte giusta”

Alexis poeta condovese (2007)

Alessio Alfredo Giuseppe, nato a Torino nel 1912, sicuramente una personalità complessa, geniale, che ha lasciato un profondo segno nel paese dove ha sempre abitato: Condove
Non c’è luogo pubblico, bar, trattoria, bocciofila, dove i suoi famosi scritti, i suoi aforismi non siano stati esposti con orgoglio. Pittore, scultore, soprattutto un poeta autodidatta. Durante il ventennio fascista ha tenuto un carteggio con D’Annunzio.

Lavorava nella scuola, in segreteria, rendendosi a disposizione per ogni servizio, per contro coltivava amicizie importante come il grande Charlie Chaplin.
Dipingeva con la china privilegiando i colori rosso nero. Le sue sculture in bronzo venivano ricercate. Un libero pensatore che si richiamava al futurismo.

Scarica: ALEXIS

El mulin ed la bernardin-a L’antico mulino vita di sapori (2007)

Il documentario vuole riprendere quegli antichi mestieri che sono stati alla base delle nostre tradizioni: l’aratura, la semina il raccolto. La battitura, la macinatura.
La festa per il raccolto. La fatica di un tempo rivista fra tradizione e continuità. Il futuro del mondo contadino attraverso nuovi strumenti che possono permettere una nuova economia sempre legata ai prodotti della terra.

Profumo di Resina (Storia del valico del Moncenisio) 2018

Una vicenda che attraversa un secolo, con le avventure di una famiglia a cavallo tra l’ottocento ed il novecento. E’ il 1896 quando una coppia di novelli sposi francesi sceglie di emigrare in Toscana in cerca di lavoro e proprio al Moncenisio dà alla luce la primogenita. Di qui parte la storia che torna al Colle nel 1943 giorno dell’armistizio con le vicende del soldato Piero e al Moncenisio. La storia si chiude nel 1996 quando una coppia di giovani nella vecchia casa dei guardiani della diga trova le mostrine di quei militari. In mezzo le vicissitudini di questa famiglia che si trova a girare in lungo ed in largo per l’Italia, la Germania e la Francia.

NOI SIAMO I FIGLI DELLA “MONCE”…
Storia e storie di una fabbrica-paese del Novecento (2020
)

Il docufilm Noi siamo i figli della “Monce” vuole fare rivivere alcuni momenti importanti da quel lontano 1906, quando il Cavaliere del Lavoro Fortunato Bauchiero decise che per varie ragioni ( un popoloso territorio montano che avrebbe consentito di impiegare nella fabbrica molte maestranze, la vicina stazione ferroviaria, il torrente Gravio per produrre la corrente elettrica in grado di far funzionare i macchinari di produzione…), fosse Condove il posto giusto dove fare nascere la Moncenisio.

Un docufilm per raccontare l’epopea della fabbrica non solo attraverso fotografie, immagini storiche e interviste del tempo passato, ma anche attraverso situazioni cinematografiche e scene recitate da attori capaci di fare rivivere e di trasportare gli spettatori da quel periodo di inizio novecento fino ai giorni nostri.