Sabato 17 aprile – ore 17:00

Sala degli Specchi – Centro Culturale Primo Levi
via Martiri della Libertà 9 – VAIE (TO) ingresso gratuito  
CONSEGNA DEL PREMIO BRUNO CARLI  AGLI OPERAI DELL’INNSE
Sarà presente Giorgio Airaudo
segretario provinciale Fiom Torino
 ore 19.00  – Presidio no tav di S.Antonino (Stazione FS) incontro con i presidianti e apericena per tutti.

Il Valsusa Filmfest intende con questo premio ricordare in modo concreto la figura di Bruno Carli e viene ogni anno destinato ad esponenti di realtà impegnate sul territorio italiano in difesa dei diritti e dell’ambiente in quella che a buon titolo può essere definita Nuova Resistenza. Bruno Carli è stato un grande partigiano ed era un uomo molto amato in Valle di Susa, in particolare dai giovani: la sua arma era uno spiccato senso dell’ironia unito ad una grande capacità comunicativa.  È stato presidente del Valsusa FilmFest fino al 2002, anno della sua morte.


Quest’anno il premio sarà consegnato a una delegazione deglioperai dell’INNSE di Milano.
I 47 operai di questa fabbrica di Milano-Lambrate nei 14 mesi di lotta (maggio 2008-agosto2009) hanno scritto uno dei più bei capitoli della storia del movimento operaio italiano.
Determinati e capaci di resistere per più di un anno al caldo e al freddo, alla polizia e agli industriali senza scrupoli.
Una fabbrica che si voleva chiudere per una mera operazione di speculazione edilizia, gli operai considerati alla stregua dei macchinari: da rottamare. La fabbrica viene occupata, poi sgombrata con l’inganno e la prepotenza, poi presidiata; ad agosto del 2009 ancora tafferugli davanti ai cancelli con le forze dell’ordine fino al gesto clamoroso: in 4 si introducano nella fabbrica e salgono sul carro ponte a 20 metri di altezza, temperatura media 40 gradi giorno e notte, neanche lo spazio per sdraiarsi. Si cibano a panini. Rimangono in quelle condizioni 8 giorni e 8 notti.
La loro foto fa il giro dell’Italia,che scopre che esistono ancora gli operai:caschetto giallo, tuta blu, muso duro e nessuna voglia di arrendersi. Alla fine vincono e la loro lotta ci ricorda che le ingiustizie sono ancora all’ordine del giorno, che esistono ancora padroni senza scrupoli e operai che non si piegano.
La proprietà dell’azienda meccanica di via Rubattino (Milano) è passata, dopo un’estenuante trattativa, da Silvano Genta al gruppo bresciano Camozzi. L’accordo raggiunto con la nuova proprietà ha ottenuto anche la riassunzione di 49 dipendenti.
Anche quest’anno il partigiano Bruno Carli avrebbe guardato quei visi duri e pieni di dignità e davanti a un buon rosso avrebbero parlato di resistenza: quella di ieri e quella di oggi.